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Cin cin

Regia di Gene Saks vedi scheda film

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La recensione su Cin cin

di passo8mmridotto
8 stelle

Un film delicato e divertente, per chi ama la commedia francese e il grande Marcello Mastroianni.

Il titolo di questo film - apparentemente frivolo e spensierato come può essere un lieto brindisi - nasconde una brillante commedia dove il concetto classico dell'adulterio è messo alle corde dalla dolcezza di Pamela (Julie Andrews) e dalla bravura interpretativa di Cesareo (Marcello Mastroianni), ma anche dagli altri due ottimi attori, Jonathan Cecil e Jan Fitzgibbon.

Testo teatrale di successo del commediografo Francois -Paul Billetdoux, rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1959 e interpretato dallo stesso autore, "Cin cin"è stato portato sulle scene di mezzo mondo. A Broadway, è stato interpretato da Anthony Quinn.

Il film ricalca fedelmente la commedia, che Marcello Mastroianni aveva recitato a Parigi nel 1984, segnando il suo ritorno al teatro dopo il musical "Ciao Rudy" del 1966. Sua partner sul palcoscenico era stata la grande attrice inglese Natasha Parry, sotto la direzione di Peter Brook, marito della Parry.

Per sei anni, Mastroianni sognò di portare sullo schermo "Cin cin", fino a che l'accordo con la produzione propose come partner di Mastroianni la brava Julie Andrews e come regista il di lei marito Blake Edwards, già affermato per avere diretto commedie cinematografiche come "La pantera rosa" e "Victor Vittoria".

Ma Edwards si ammalò, e fu chiamato a sostituirlo Gene Saks ("A piedi nudi nel parco", "La strana coppia").

L'atmosfera è quella propria della commedia brillante, con quattro personaggi che sono le colonne portanti di una storia di tradimenti che parte da una banale operazione di appendicite  subita da Margherita, bella e giovane moglie di Cesareo, la quale si invaghisce del suo affascinante chirurgo, ne diviene l'amante e finisce con andare a convivere con lui.

Ovviamente Cesareo non si rassegna, la sua indole di uomo rude e forse un poco cafone si ribella a quella situazione, e decide di incontrare la moglie del chirurgo, Pamela, per studiare le strategie necessarie per riportare a casa i rispettivi coniugi.

Pamela inizialmente è sconcertata dai modi poco signorili di Cesareo, lei è una raffinatissima signora inglese, sedicente "sposa felice" del chirurgo, ma evidentemente trascurata.

Cesareo, invece, è un ex muratore italiano, che ha fatto fortuna a Parigi, dove ha creato un impero immobiliare.

Dopo i primi goffi tentativi di arrivare a una soluzione della spinosa situazione, con siparietti che sfiorano la comicità, Pamela comincia ad apprezzare Cesareo e a sentirsi piacevolmente attratta da lui, il quale a sua volta subisce il fascino della bella e dolce moglie tradita del fedifrago chirurgo.

L'amore sembrerebbe ormai a portata di mano, ma il primo loro incontro clandestino finisce in bianco, inutile risulta infatti l'appuntamento in un nascosto albergo di campagna, il rimorso ha il sopravvento.

Nel frattempo, il "grande amore" di Margherita e del suo chirurgo finisce, e i due tornano a casa, perdonati da Pamela e Cesareo,

che a questo punto possono a loro volta diventare amanti.

Un critico di cinema, quando uscì "Cin cin", scrisse che il film poteva essere paragonato a una bottiglia di champagne messa in frigorifero senza il tappo.

Trovai inclemente e affrettato il paragone. Penso invece che in definitiva "Cin cin" sia una buona prova di Mastroianni & C., magari si potrebbe brindare, per usare il paragone del critico in questione, con un dignitoso Piper al posto del più celebrato Dom Perignon.

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