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Alice nel Paese delle Meraviglie

Regia di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske vedi scheda film

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La recensione su Alice nel Paese delle Meraviglie

di Lina
8 stelle

Gradevole realizzazione cinematografica che condensa i vari elementi delle due opere letterarie di Lewis Carroll (pseudonimo adottato da un reverendo inglese il cui vero nome era Charles Lutwidge Dodgson) alle quali si ispira: "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò".

Come fiaba si rivela alquanto bizzarra e a tratti inquietante. E' sempre in bilico tra sogno e realtà, ma forse non è del tutto adatta ai bambini proprio perchè, le sue caratteristiche incutono una certa, rilevante soggezione. Non è una favola basata su castelli, principi azzurri e principesse, ma si presenta più come una miscela di avventure inconsuete vissute da una bambina che finita in una sorta di regno magico, che poi scoprirà esser stato tutto un sogno, non sa mai veramente come comportarsi. I personaggi di questo mondo fantastico sono caratterizzati un po' tutti alla stessa maniera poichè nei confronti di Alice, sono arroganti, ostili e nel peggiore dei casi addirittura squilibrati (lo Stregatto, il Cappellaio Matto e la Regina di Cuori in particolar modo hanno certamente fatto storia grazie al loro fascino eccentrico) e proprio per questo in grado di suscitare spesso agli spettatori, emozioni miste tra curiosità ed angoscia (la scena in cui Alice si perde in un bosco tenebroso popolato da creature stranissime ed anomali, sfiora quasi l'horror).

La trama si rivela del tutto uniforme a causa di uno stampo aforistico che la fa apparire come un insieme di parabole contenenti proverbi e poemetti, non sempre di facile interpretazione. Non meraviglia dunque sapere che all'epoca della sua uscita sul grande schermo, questo film venne duramente criticato fallendo al botteghino. Avrà pure una grafica stupenda, animata da colori vivaci, da disegni perfetti e da ambientazioni suggestive, ma è troppo macchinoso e disincantato per sembrare davvero una fiaba. Personalmente però posso dire che mi ha sempre attratta proprio grazie alla sua stranezza ed originalità di contenuti ed elementi metaforici, ma mi rendo conto che non è alla portata di tutti.

La colonna sonora è carina ed orecchiabile, ma i dialoghi in talune occasioni, sono stati tradotti diversamente da quelli della versione americana e quindi consiglio a chi sia interessato, di vederla in lingua originale perchè assume certamente dei significati diversi e più interessanti.

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