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Gli invasati

Regia di Robert Wise vedi scheda film

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La recensione su Gli invasati

di Baliverna
10 stelle

E' un capolavoro di tensione che inchioda alla sedia sin dall'inizio. Il regista è stato veramente grande nel far riuscire così bene un film ambientato quasi tutto in una vecchia e tetra casa di campagna, servendosi solo di una manciata di attori. La suspense è costruita abilmente con l'uso di luci e ombre, rumori inquietanti (oggi col digitale non riescono a farli così sinistri), movimenti di macchia, inquadrature particolari. Gli attori lo coadiuvano al meglio, ciascuno incarnando un tipo umano diverso: lo scienziato razionalista, la donna complessata e oppressa dalla famiglia d'origine, lo sbruffone scettico, e la moretta molto, molto ambigua (a cominciare dai suoi rapporti con la compagna di camera: rivalità, solidarietà, disprezzo, gelosia?). Davvero notevole l'interpretazione di ******, che interpreta una donna ferita, calpestata, instabile, tormentata da vari complessi e pure da un senso di colpa (piuttosto fondato). Ci tengo molto a precisare una cosa, per contestare una lapidaria affermazione del Mereghetti, cioè che il regista lascerebbe aperta la questione sulla realtà dei fenomeni che avvengono nella casa, i quali forse sarebbero frutto dell'immaginazione degli inquilini. Per sostenere una tale tesi sarebbe necessario almeno che questi ultimi vengano visti e sentiti dall'uno e non dall'altro, o che ognuno ne abbia una percezione diversa. Se quest'ultima cosa avviene in alcuni casi, in molti altri tutti vedono e sentono la stessa cosa. Come sarebbe possibile avere tutti la stessa identica allucinazione? E come mai alla fine sono tutti scioccati e stremati da quei fenomeni, persino lo scettico sbarazzino? Questo lo dico a prescindere dal credere o non credere dello spettatore a quei fenomeni; il regista, però, li rappresenta come qualcosa di reale. Chi non ci crede, lo può vedere come un film fantastico, senza togliere nulla al suo enorme valore. La tv italiana lo tiene sottochiave (non mi ricordo di averlo mai visto programmato), forse per far posto a tanti, tanti film spazzatura.

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