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Gli invasati

Regia di Robert Wise vedi scheda film

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La recensione su Gli invasati

di Cinedelia
8 stelle

Chi volesse assistere ad una vera e propria lezione di terrore, cerchi di recuperare questo piccolo cult (e non l’orrendo remake del 1999), firmato Robert Wise, che racconta l’avventura di quattro personaggi (due uomini e due donne) alle prese con le oscure presenze di un antico edificio.
“Gli Invasati” (in originale “The Haunting”) è un film che fa del non visto la sua forza, giocando pregevolmente su un’ambivalenza di fondo (quello che vediamo è vero o no?) che riesce a donare alla storia un personale tratto inquietante.

Sono i suoni e le musiche, gli unici veicoli di emozione. Talmente efficaci, da permettere allo spettatore di vivere i (dubbi) orrori di una vecchia villa (maledetta?), vera e propria protagonista della pellicola.
Wise fa tesoro della sua passata esperienza in sala di montaggio, donandoci un gustoso (ed evocativo) gioco di immagini. Si diverte con le allusioni, senza dare niente per scontato, facendo dell’incertezza il fulcro principale della sua narrazione.
La passata collaborazione con Welles si nota nell’angosciante (e oppressiva) rappresentazione di un antico edificio, dove ogni inquadratura non è mai casuale, ma frutto di una meditata associazione.
E’ quasi impossibile rimanere indifferenti ad uno spettacolo talmente ben orchestrato come questo e, data l’età della pellicola, non è certamente cosa da poco.
Con il solo uso della telecamera e del suono, Wise è riuscito a dar vita ad un orrore immortale, visivamente perfetto e talmente affascinante nella sua veste gotica, da rappresentare un capitolo a parte nel vasto filone delle “case infestate”.
Provare per credere.

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