Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
La cinepresa accompagna il caporale unionista John McBurney (Colin Farrell) all'interno del collegio femminile gestito dalla gelida Martha Farnswort. Come il protagonista, l'occhio del regista è estraneo a questo microcosmo femminile, dotato di proprie leggi e gerarchie, quindi predisposto alla scoperta di esso. Eppure, ogni corpo estraneo rappresenta un attacco all'ordine sociale, minacciato da conflitti e pulsioni corporee sconosciute fino ad allora.
Sofia Coppola estranea lo spettatore dalla vicenda svelando poco dei personaggi e dando ampio spazio alla staticità della routine quotidiana delle donne, in quadri d'ascendenza quasi naturalista. Il risultato è un'opera volutamente asettica che svela tutto il nichilismo dell'autrice nell'agghiacciante inquadratura finale, dove il cancello sbarrato non chiude alla conoscenza dell'uomo come in Quarto potere, ma è un netto e definitivo divieto d'accesso per il diverso.
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