Regia di Manetti Bros. vedi scheda film
Il boss don Vincenzo Strozzalone, re del pesce, dopo essere scampato ad un attentato della famiglia rivale, decide di ritirarsi dal crimine attivo. Ma dovrà farlo in maniera convincente, in modo da non lasciare sospetti non solo tra i suoi rivali, ma anche all'interno del suo stesso clan...
Carbura un po' a fatica questa nuova opera dei fratelloni, che ha un inizio balbettante anche se poi prende una direzione precisa, come al solito condita da sense of humour, citazioni, buone recitazioni e tanta musica.
La novità assoluta, dopo Song 'e Napule in cui già avevano eseguito un ritratto realistico, empatico, ma non compiaciuto della città partenopea, è l'adozione del musical come parte dello stile narrativo. Cosa che prima un po' spiazza, ma poi risulta gradevole e accattivante.
Mentre si sfrutta ogni occasione per citare brutture (per farsi licenziare più che avere una gravidanza conta rispondere male al capo) e speranze (il Papa che istituisce il diaconato fra le donne) di questo spicchio di terzo millennio, i fratelloni cercano di mantenersi in bilico fra l'action-movie, la commedia e il già detto musical, ottenendo un prodotto un po' disomogeneo, ma carico di energia ed inventiva.
Comunque la scena della gita turistica a "the dark side of Naples", ossia a Le Vele, set tanto reale che della fiction in Gomorra, vale da sola il prezzo del biglietto. Oltre che ovviamente a un'ottima prova recitativa del grande Raiz.
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