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Labyrinth - Dove tutto è possibile

Regia di Jim Henson vedi scheda film

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George Smiley

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Labyrinth - Dove tutto è possibile

di George Smiley
6 stelle

Labyrinth è un film fantasy diretto da Jim Henson, creatore dei Muppets, indirizzato al pubblico dei più piccini. In mezzo a elaborate scenografie, musiche pop e buffi personaggi non mancano certo il divertimento e la fantasia. Ma, a parte tutto ciò, resta ben poco per chi si aspetta un film che faccia spiccare davvero il volo all'immaginazione.

Sarah (Jennifer Connelly) è un'adolescente sognatrice, che ancora si circonda di orsacchiotti e buffi personaggi di peluche. Una sera in cui suo padre e la sua matrigna escono per qualche ora lasciandola sola con Toby, il fratellino di pochi mesi, questi stenta ad addormentarsi e piange: innervosita, la ragazzina invoca Jareth, il signore degli gnomi (David Bowie), affinchè lo porti con sé nel suo castello. E Toby scompare davvero. Sarah impaurita decide di andarselo a riprendere, affrontando insoliti, pericolosi e difficili ostacoli di ogni genere, per ritrovarlo finalmente presso Jareth "al di là della città di Goblin". Nelle sue avventure e nei suoi incontri dal fantastico labirinto iniziale fino a porte magiche e paludi graveolenti l'accompagnano e proteggono un nano bizzarro e un po' bizzoso (Gogol), un minuscolo cavaliere sbruffone (Sir Didymus) ed un bestione (Bubo), che lei ha salvato da perfidi aggressori...

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Il film fantasy in questione, diretto nel 1986 da Jim Henson, il celebre creatore dei Muppets, ha acquistato negli anni un certo status di film cult come molti altri film fantastici del periodo ma, nonostante questo, probabilmente mi chiederò sempre come fa la gente ad osannare film come questo così come "La storia fantastica" e "La storia infinita". Può darsi che lo si debba prevalentemente ai ricordi d'infanzia, perché questo sono e rimarranno sempre: dei film per bambini. Questo è l'unico modo con cui approcciarvisi, altrimenti se ne rimane inevitabilmente delusi. Molti quindi penseranno che il fantasy è un genere fruibile solo dai bambini o al più dagli adolescenti...SBAGLIATO. Potrei citarvi una caterva di film che possono far gola a tutta la famiglia quando non soprattutto agli adulti: Excalibur, Highlander, Ladyhawke, Legend, Le avventure del barone di Munchausen, Beetlejuice ecc...ma il grande pubblico probabilmente neanche li ha mai visti, poveri loro. Faccio questo discorso non per essere polemico o perché ce l'abbia con i film indirizzati ai più piccoli, bensì perché ci sono film che, visti da bambino, adoro tutt'ora, così come film visti di recente che ho apprezzato parecchio, alla faccia del target di riferimento. Non è il caso dei primi tre film citati. Ma analizziamo a dovere Labyrinth: è innegabile che abbia quel certo fascino naif capace di attirare chiunque a prima vista, ma la storia è abbastanza banalotta e costruita superficialmente; solo dei bambini (guarda caso) non si accorgerebbero della sua leggerezza (nel senso negativo del termine). Tuttavia il risultato finale intrattiene ed appaga, se si scende al compromesso di guardare il film con gli occhi di un bambino: i personaggi a conti fatti sono simpatici e suscitano più di un sorriso, le varie scenografie realizzate e i pupazzi utilizzati sono molto ben curati e hanno un fascino vintage senza pari (anche se non si può dire che siano invecchiati bene...), l'ambientazione che cambia in continuazione mano a mano che Sarah e i suoi amici attraversano il labirinto è suggestiva e molte trovate nella messa in scena sono divertenti e ben riuscite (le mani che parlano e trascinano Sarah nella segreta, i pupazzi smontabili che giocano con le loro teste e altrettanto vorrebbero fare con quella della nostra protagonista, la scena del ballo, il castello multidimensionale di Jareth). La colonna sonora è interamente pop e vi figurano parecchie canzoni di David Bowie, fattore che rende la pellicola più appetibile e godibile ma che un po' stucca. A proposito di David Bowie...qua evidentemente cazzeggia che è un piacere ed è sicuramente uno dei valori aggiunti della pellicola, nonostante lo abbia visto molto meglio in altre interpretazioni. Per concludere, Jennifer Connelly era già splendida a 16 anni e la sua presenza impreziosisce il film, anche se non ha modo di mostrare appieno le sue doti recitative (molto meglio in Phenomena di Dario Argento e in C'era una volta in America di Sergio Leone), cosa che farà comunque di lì a breve. Mi sento tuttavia di dargli un voto più che sufficiente, in quanto la genialità e l'inventiva del suo autore sono disseminate qua e là per tutta la sua durata e producono in me un effetto di incredibile nostalgia per un'epoca in cui questo genere di film era tutto meno che standardizzato.

Consigliato se avete dei bambini, in tal caso sono sicuro che gli piacerà, mille volte meglio delle cacate che propinano oggigiorno in fatto di film fantasy. Se invece siete adulti non vi perderete granché, a meno che non abbiate mantenuto intatto il fanciullino che è dentro di voi o che non siate degli appassionati dei film fantasy come il sottoscritto.

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