Espandi menu
cerca
Roma

Regia di Federico Fellini vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Utente rimosso (signor joshua)

Utente rimosso (signor joshua)

Iscritto dal 30 novembre -0001 Vai al suo profilo
  • Seguaci 3
  • Post -
  • Recensioni 501
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Roma

di Utente rimosso (signor joshua)
6 stelle

Confuso ed allucinante, Fellini decide di tornare sul luogo del crimine, alle origini del proprio “io” e di ciò che ha garantito il suo percorso di vita nella lucente Roma dei lussureggianti anni Cinquanta. Cioè, lussureggianti, almeno per lui, perché gli altri (e cioè la maggior parte della popolazione) hanno sempre raccontato una realtà diversa: miseria, disperazione, città rase al suolo, bambini senza genitori, ladri, papponi, sfollati, criminali d'ogni genere, e quant'altro. Però, si sa, al caro Federico piace solo vedere il suo mondo, rinchiudersi nel largo quadrato che circonda il suo punto di vista, adora fuoriuscire da una realtà desolata per proiettarsi in un universo del tutto personale e privatamente costruito (per lo più su menzogne, sarebbe il caso di dire, ma in fondo, per quanto vasta possa essere stata la fantasia felliniana, si tratta di un semplice punto di vista), un mondo a parte dove, per poter essere ammessi, si è per forza di cose obbligati a stare al gioco, senza dimenticarsi che ci si trova all'interno della mente di qualcun altro. Se non si è coinvolti, si rischia di incappare in problemi decisamente classici, e facilmente contrastabili: una cripticità di fondo, noia, la sensazione di stare osservando una cartolina in movimento, e l'insopprimibile sensazione che non ci sia un filo conduttore che lega le curiose immagini che ci passano davanti agli occhi. La soluzione a tutto questo è solo la capacità di rammentarsi ciò che si sta guardando: un ammasso fedelmente ricostruito di ricordi personali e, per tanto, qualcosa di indefinibile per tutti coloro che non possiedono un certo tipo di mentalità. L'infedeltà a ciò che è accaduto realmente quindi, ha una motivazione, anche se non una scusa, e Fellini decide saggiamente di virare il timone per andare ad occuparsi di faccende che non riguardino da vicino il popolo, o l'epoca del fascismo, o la guerra, o qualsiasi elemento storico che chiunque potrebbe smentirgli. Arrivati a questo punto, cosa rimane del film? C'è ne sono di cose da vederci dentro, se uno ci si mette di impegno, ma l'elemento fondamentale che fuoriesce da tutto è quello della descrizione di una grande città che sta risorgendo, che è al passo coi tempi, una città felice e felicemente vista, dove abitano persone altrettanto felici, sia tra i borghesi, che tra i popolani, dagli impiegati agli operai, il tutto in relazione ad una storia antica e millenaria di cui le persone si stanno dimenticando, e che rimane solo il tempo che serve all'aria di consumarla come un dipinto. L'operazione, in parole povere, serve a fa presente, che è stato tutta una conseguenza di eventi che sono dipesi dalla cecità o dalla bontà degli uomini che formano Roma, e che la città in se, vive di un'anima propria ed immortale, conservata nel tempo dai prima citati cittadini. Forse è un po' pochino, visto la natura iniziale del progetto, vista l'espressività felliniana, visti tutti quelli che hanno preso parte al progetto, ma in fondo (per quanto si tratti di un opera minore), poteva anche andare peggio.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati