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La Bella e la Bestia

Regia di Bill Condon vedi scheda film

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Julia1994

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La recensione su La Bella e la Bestia

di Julia1994
7 stelle

"E' una storia sai/
Vera più che mai..."

Quella de La Bella e la Bestia è una vicenda tanto conosciuta da rendere quasi superfluo anche il minimo accenno di trama, ma per completezza diciamo che quello che succede è quanto segue.
Un principe, tanto bello quanto altezzoso, rifiuta ospitalità durante una notte di pioggia ad una donna ritenuta troppo brutta per poter essere accolta nel suo castello dorato. La donna si rivela essere una strega, e il principe, la sua corte e tutto il villaggio di cui il principe si occupa sono così vittime di un tremendo incantesimo: il giovane (che in questa versione è interpretato da Dan Stevens) diventa una spaventosa Bestia, chi era al castello in quel momento si trasforma in oggetti comuni, ma parlanti, in questo castello che diventa così isolato da tutto e tutti; e il villaggio dimentica totalmente dell'esistenza di chi non fa più ritorno a casa, oltre che del principe stesso.
La tremenda punizione però può avere fine: Tutto tornerà alla normalità se la Bestia riuscirà a amare e essere ricambiato prima che l'ultimo petalo di una rosa incantata cada.

Come prosegue la storia lo sappiamo più o meno tutti: nel villaggio vicino arriva Belle (Emma Watson) con suo padre Maurice (Kevin Kline), una tipa un po' stramba a cui piace leggere, che non appare assolutamente interessata a quello che fanno le persone sue coetanee e a cui, soprattutto, non interessa minimamente Gaston (Luke Evans), il rozzo ma ambitissimo scapolo che fa strage di cuori.
Sarà proprio Belle, questa outsider d'altri tempi, a entrare in contatto con la Bestia.


In passato questa fiaba originariamente scritta da Jeanne-Marie le Prince de Beaumont veniva spesso regalata alle giovani donne che si ritrovavano spose contro la loro volontà, per dar loro una speranza: Sotto l'uomo che a loro poteva sembrare bestiale, perché di lui non erano davvero innamorate, si potrebbe nascondere un animo gentile e onesto. 

La storia, di per sé, non ha forse questo grande intento educativo che a lungo le è stato attribuito: il principe non è certo una di quelle persone che tutti vorremmo incontrare una volta nella vita; il suo incontro con Belle in realtà è una prigionia, almeno inizialmente, dovuta al fatto che sa che manca poco tempo alla caduta del petalo di rosa che lo separa dalla trasformazione definitiva e vuole assolutamente fare buona impressione su di lei, ma poi, come d'incanto, se ne innamora sul serio, al punto da lasciarla libera di andar via.
Insomma, la morale c'è, ma non è tanto forte quanto forse abbiamo sempre creduto, o forse questa è l'impressione che ha dato a chi, come me, dopo aver visto e rivisto il cartone in un'età in cui non si fa troppo caso a queste cose, si trova di fronte al film da grandicella.

Questa versione ( diretta da Bill Condon e scritta da Evan Spiliotopoulos e Stephen Chbosky) è abbastanza fedele al classico Disney uscito ormai ventisei anni fa.
Molte scene sono riprese esattamente come quelle animate, ed è un piacere rivedere quelli che erano dei semplici disegni muoversi oggi interpretati da persone in carne e ossa.
E' sicuramente stato fatto un ottimo lavoro di studio del cartone, peraltro primo film d'animazione a essere candidato agli Oscar come miglior film.

Un'importante novità, che ha suscitato scalpore e controversie, è la comparsa del primo personaggio omosessuale dichiarato: è Le Tont (Josh Gad),che comunque, posso assicurare, non genera nessuna "propaganda omosessuale"come qualche volantinaggio avvenuto in questi giorni ha provato, invece, a sostenere.
Si vedono, però, diversi baci tra Lumiére e Spoverina.

Sempre a proposito degli oggetti animati, vediamo che il cast è folto di grandi nomi: Emma Thompson e Mrs. Bric, la teiera; Ewan Mc.Gregor è proprio Lumiére, il candeliere; innamorato di Spolverina, ovvero di Gugu Mbatha-Raw; Ian McKellen è Tockins; Audra McDonald è infine l'intonata Madame Guardaroba. 

La colonna sonora, di Alan Menken (che aveva lavorato anche per quella dell'omonimo  film d'animazione)i nclude diversi brani originali, con l'aggiunta di nuovi. E' forse questa la cosa più bella del film, che anche nella sua versione animata colpiva proprio per la presenza di canzoni orecchiabili e molto piacevoli.
Ci ritroviamo a canticchiare testi che, anche se non sentiti per anni, si sono depositati un po' nella memoria di tutti.

Buona visione, quindi, ma soprattutto buon ascolto.

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