Regia di Joel Coen vedi scheda film
Lui è un rapinatore che usa solo armi scariche (per non rischiare di fare male a qualcuno) e si fa regolarmente beccare.
Lei è l'agente che fa le foto segnaletiche e se lo vede recapitare fin troppo spesso davanti all'obiettivo.
Si innamorano e si sposano ma non possono avere figli, allora ne rapiscono uno, figlioletto in fasce di una specie di Aiazzone dell'Arizona. Seguiranno complicazioni.
Divertente e dolceamaro film con il tipico tocco grottesco made in Coen, che parla ridendo di una società dove non funziona quasi niente e la felicità è una chimera.
L'unica via d'uscita è mettersi a letto e sognare che il mondo diventi una Disneyland fatta di famiglie felici.
Il tutto in una confezione colorata e ipercinetica, un'ambientazione molto americana (Cage e la Hunter che vivono in una casa prefabbricata, i drugstore costruiti nel nulla delle Interstate roads, le comunità rurali) forse un po' lontana dalle coordinate - anche emozionali - del pubblico europeo.
Più intelligente che coinvolgente. Più interessante che riuscito.
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