Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Un omaggio al vecchio west (con i suoi eroi Henry Fonda e Charles Bronson), quello dei semplici uomini, quelli liberi, quelli non corrotti dal desiderio del denaro, ma assetati di vendetta e con la morte perennemente dentro perché sanno che un giorno toccherà pure a loro una pallottola. Questo è il quarto western di Sergio Leone, un canto del cigno a un genere già agonizzante, bistrattato e rivalutato, e ancora una volta bistrattato a mero consumo trashistico e cool tarantineggiante. Una storia di amore, odio, vendetta e ambizione, di malinconico sguardo verso il futuro, sulla trama western più antica del mondo, la costruzione di una ferrovia (vedi Il cavallo d’acciaio di John Ford) che vorrebbe unire l'America ma non fa altro che dividerla, la terra delle possibilità ma più dell'impossibilità che tutto, per restare uguale deve cambiare. Se Morton, Frank, McBain, Cheyenne soccombono, Jill e Armonica sono la sola speranza per un futuro migliore permetterà d'accettare serenamente il fatto che al mondo non si è indispensabili per sempre.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta