Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Film notevole, affascinante, decisamente bello, troppo, dato che costituisce una esplicita esaltazione dell'ideale nazista e fascista della violenza gratuita, del "vitalismo" fine a se stesso. Tema caro a Leone, che nel film seguente assapora con struggente malinconia il ricordo di uno squallido stupro. Leone supera (apparentemente) la retorica del western classico sostituendola con quella della violenza gratuita e del cinismo privo di valori; e lo sa fare bene! Con la giustificazione implicita, ma purtroppo sensata, che la violenza fisica è meglio del trionfo del capitalismo burocratico e cinico che ammazza a tavolino senza sporcarsi le mani. E' più o meno la stessa ideologia che stava alla base di Tex Willer, almeno di quando lo leggevo e l'avevo studiato…
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