Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Sgangherato nello sviluppo narrativo ma assolutamente lucido nella riflessione sui mali della società moderna (e di quella che verrà), "Brazil" è una delle pellicole grottesche e visionarie più intelligenti degli anni 80. Terry Gilliam, rielaborando il romanzo "1984" di Orwell, rappresenta un futuro nel quale le dittature hanno il pieno controllo delle azioni umane, rafforzato dall'esasperazione tecnologia e dal gigantismo burocratico. L'egoismo individuale e la violenza generalizzata, sapientemente rielaborati in chiave ironica, sono a contesto delle vicende del metodico Sam Lawry la cui visione della vita verrà completamente destabilizzata dall'unico pericoloso male al quale nessuno è riuscito ancora a porre rimedio: l'amore. Indimenticabile il cameo di DeNiro, idraulico rivoluzionario, l'assalto della polizia in casa dell'evasore fiscale, la drammatica conclusione del trattamento di chirurgia estetica. Esilaranti gli escursus onirici, ma il finale è raggelante. Intramontabile. Voto: 8+
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