Espandi menu
cerca
Per un pugno di dollari

Regia di Sergio Leone vedi scheda film

Recensioni

L'autore

AlbertoBellini

AlbertoBellini

Iscritto dall'8 febbraio 2015 Vai al suo profilo
  • Seguaci 37
  • Post 3
  • Recensioni 177
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Per un pugno di dollari

di AlbertoBellini
9 stelle

 

Joe, un solitario pistolero, arriva a San Miguel, una cittadina al confine tra il Messico e gli Stati Uniti, dove due famiglie, i Rojo e i Morales, si fanno la guerra da anni per il monopolio del contrabbando di alcool e di armi. In un complicato gioco di delazioni, di colpi di mano, di indagini, Joe fa il doppio gioco con lo scopo di mettere gli uni contro gli altri, sperando che si eliminino a vicenda. Scoperto da uno dei Rojo, Joe viene torturato senza pietà. Riuscito a fuggire, tornerà a San Miguel per vendicarsi spietatamente dei Rojo, dopo che questi hanno massacrato l'intera famiglia dei Morales.

 

"Quando l'uomo con il fucile incontra l'uomo con la pistola, l'uomo con la pistola è un uomo morto. È un vecchio proverbio messicano."

 

Straordinario successo che ha dato il via allo spaghetti western, "Per un Pugno di Dollari" costituisce il primo capitolo della cosidetta "Trilogia del Dollaro". C'è da dire però una cosa che forse non tutti sapranno: questa pellicola è un vero e proprio plagio di "La Sfida del Samurai", diretto da Akira Kurosawa. Quando Kurosawa venne a saperlo inviò una lettera a Leone, nella quale il regista giapponese rivendicava i diritti del film, generando una questione legale. Kurosawa infine la vinse, ricevendo il 15% di incassi mondiali e l'intero incasso della distribuzione del film in Giappone, Taiwan e Corea del Sud.
Ora, il film in realtà è un plagio "solo" nella trama e non nello stile, uno stile che Leone perfezionerà sempre di più nel corso degli anni. Distruggendo i canoni classici del western, Leone trasporta il tutto in un selvaggio west molto più selvaggio e marcio ma realistico, in cui i buoni sono buoni ma cattivi e i cattivi sono cattivi ma buoni. 
Ed oltre ai canoni, Leone distrugge completamente anche la tecnica, inventando delle inquadrature incredibili come l'inquadratura larghissima dell'intero villaggio o il primissimo piano degli occhi nei duelli, che verranno poi riutilizzate quarant'anni dopo da Quentin Tarantino, non a caso il regista americano ha rinominato questi primi piani con il nome di "Leone". I duelli Leoniani poi sono un colpo di genio incredibile, sequenze lunghissime con inquadrature fisse e alternate.

Possiamo quindi dire che Leone nel 1964 aveva già creato il cinema post-moderno, un cinema che al giorno d'oggi è morto e solo registi come Tarantino e Scorsese sono in grado di far resuscitare.

"Per un Pugno di Dollari" è un film spartiacque non solo per l'immagine ma anche per il suono. La colonna sonora composta da Ennio Morricone, qui nella prima collaborazione con il regista, ha infatti inaugurato un filone di colonne sonore "rock" composte da chitarre elettriche, le migliori in assoluto dell'intera storia del cinema. Impossibile da dimenticare infatti il duello finale accompagnato da un suono di tromba, uno strumento che solo un maestro come Morricone sapeva utilizzare cosi perfettamente in una pellicola.

Immenso Gian Maria Volontè, forse il miglior attore italiano di sempre, che interpreta il cattivo Ramon Rojo. E poi c'è lui, impossibile non nominarlo, il solo ed unico Clint Eastwood, qui nella sua prima interpretazione del "Biondo" col sigaro.

"Per un Pugno di Dollari" resta ancora oggi un film incredibile, forse non un capolavoro per la questione del plagio a Kurosawa, ma una pellicola assolutamente indispensabile per la nascita dello stile Leoniano.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati