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Per un pugno di dollari

Regia di Sergio Leone vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Per un pugno di dollari

di stanley kubrick
8 stelle

PROTEZIONE  

Il significato, in questa straordinaria pellicola firmata Sergio Leone in sede di regia, di protezione è molto vago. Anzi, potrei semplicemente dire che la chiave di lettura definitiva per questo film è proprio la parola "protezione". Per vari motivi di cui parlerò più tardi. Per Un Pugno Di Dollari è il primo film che compone la Trilogia Del Dollaro seguito da Per Qualche Dollaro In Più e Il Buono, Il Brutto E Il Cattivo. La pellicola è stata sicuramente, nell'anno in cui uscì nelle sale, la parabola di Sergio Leone che da quel momento sarebbe più stato riconosciuto dalla critica e tenuto più d'occhio sempre da quest'ultima.
In tanti film western americani, quando il protagonista arriva in un determinato villaggio, è costretto a lasciarlo nel finale, per poi intraprendere un'altro cammino. Bisogna, in primo piano, tener conto del film Il Cavaliere Della Valle Solitaria dove il protagonista, Shane, è l'esponente definitivo e assoluto della ricerca della felicità per quanto riguarda la categoria dei cowboy. Ma anche in tanti western di Ford e di Mann (Anthony) accade questa svolta, soltanto che non riescono a dare al protagonista un motivo che lo induce a spingere verso la felicità. Il protagonista della storia, interpretato da un Clint Eastwood qui alla sua prima e vera prova di attore protagonista, non prova sentimenti quando arriva nel paesino desolato. Però, come viene dimostrato in tanti film, è difficile che il protagonista rimanga statico per tutta la durata che compone la pellicola. La maturazione del personaggio principale è fondamentale per tutte le pellicole western. Per maturazione non intendo soltanto la capacità di ampliamento della precisione con i colpi di pistola, di cavalcare un cavallo o quant'altro. Mi riferisco anche ai sentimenti che il personaggio deve rendere una mera ricerca nei meandri del passato, per cercare quale è stato l'episodio chiave che gli ha cambiato l'esistenza, l'evento scatenante, come si suol dire. In questo film non ci sono flashback che riportano al passato, perchè Leone non ne sente il bisogno, limitandosi a raccontare la storia che accade nel presente, dimenticandosi del passato e impedirsi di cercare una via nel futuro.
C'è una contrapposizione tra l'elemento acqua e fuoco. Quando lo straniero (ancora senza nome) raggiunge il desolato paesino, comincia a sorseggiare acqua presa da un pozzo. Lo spettatore comincia a farsi delle domande. Ma siamo sicuri che sia davvero acqua? Potrebbe essere stata avvelenata dalle famiglie che capeggiano il paesino? Potrebbero averlo fatto in modo e maniera che non venisse a rompere le scatole in un posto "tranquillo"? Leone, però, come ho detto prima, non vuole predirre il futuro, cosicchè mette in scena Clint che si abbevera e nient'altro di strano. L'elemento acqua si contrappone con quello fuoco quando quest'ultimo comincia a far divampare le sue altezzose fiamme. Dove è l'acqua per spegnere il fuoco? Andrebbe bene anche quella avvelenata? Con queste domande, Clint assume le fattezze di un diavoletto incaricato dal Diavolo in persona per portare scompiglio nel paesino. Ma non è così. Il caos, nella piccola cittadina, c'era anche prima che Clint entrasse in scena, ovvero all'inizio della pellicola. E quindi Clint, da diavoletto birichino si trasforma in un angelo mandato dal Messia per placare le brutte sorti che stavano capitando alla due famiglie e al povero, indifeso paesino. Però, sembra che il Messia avesse già avvertito le due famiglie di far pace, perchè appena arriva, Clint porta scompiglio tra le due. Non cerca di avvertirli, ma entra subito in guerra, facendo il doppio gioco, schierandosi prima con l'una poi con l'altra.
C'è un altra contrapposizione che caratterizza il film, quella tra l'amore conquistato e l'amore forzato. Clint, da bravo ragazzo, riesce a far ritornare insieme una famiglia spezzata. Il figlio e il padre da una parte, la madre da un altra (sembra la caratterizzazzione del film La Vita E' Bella di Benigni, quando i personaggi sono all'interno del lager). I primi, però, sono stati visti dal personaggio principale quando è arrivato nel paesino. Il maltrattamento che hanno subito non gli è andato giù. Ma non è così che si vuole vendicare. L'amore di una famiglia sembrava in catafasci, eppure Clint, anche senza ricorrere alla forza, riesce a far diventare di nuovo quella famiglia un vero e proprio nucleo, per poi continuare ad amarsi. Stare lontano dalla madre è difficile per un bambino piccolo, che ha sicuramente bisogno di affetto. Il Messia ha mandato l'angelo giusto, dato che, oltre a far rispettare la legge, riesce anche a portare a compimento le cosiddette "missioni secondarie".

All'interno del villaggio, come già detto prima, si scontrano due famiglie. La prima, i Rojo, è capeggiata da tre fratelli ed è specializzata nel commercio di alcol. La seconda, i Baxter, è composta dallo sceriffo e dalla sua famiglia e commercia armi. Le intenzioni di voler creare un paesino migliore non ci sono, c'è solo la convinzione di voler portare avanti quello che è già stato iniziato, ovvero distruggere definitivamente la famiglia che contrasta il potere. Ma il potere è davvero necessario? A Clint non gliene frega, lui è arrivato solo per fare soldi con il doppio gioco. In quel momento sembra solo una pedina stanca, che non ha voglia di mettersi in mezzo. Leone punta tutto stavolta sul farlo maturare per distribuire ordine nel paesino.
Ma Clint incontra anche amici. Su tutti il becchino-falegname che lo aiuta in più di un occasione. Poi c'è la famiglia che viene salvata proprio da Clint. Infine c'è il barista del paesino, stanco di tutte queste continue battaglie. Ma credo sia il becchino-falegname il vero e proprio fulcro degli aiutanti dell'angelo Clint. Quest'ultimo viene scoperto dai Rojo per il fatto del doppio gioco. Lo torturano sopra un lezzo tavolo di legno. L'astuzia gli gioca a favore e lui riesce a evadere dalla città. E in quel momento c'è l'evento scatenante dell'intera pellicola, che costituisce l'inizio della parola "protezione" e ne da il definitivo significato.

La parola protezione non è mai usata nel linguaggio per tutta la pellicola, ma si aggira lo stesso tra il paesino, in attesa di venir fuori come è successo nella scena sopra descritta. Clint è protetto e protegge, nessun'altro, oltre a lui, ha questo potere. Protegge, in questo caso, soltanto la famiglia, unica missione secondaria dell'intero film. Però viene protetto più volte. Viene protetto dal monticino di terra situato davanti a lui nel momento che scruta e spia una sorta di commercio tra una delle famiglie e altri. Viene protetto dalla bara quando entra al suo interno, per scappare dai Rojo dopo averlo torturato. In quel caso, la bara offre anche stimolo al protagonista di ritornare in quel paesino, dato che in quel momento i Rojo hanno incendiato la casa dei Baxter e ucciso tutti loro. E tutto questo sotto gli occhi increduli di Clint. Quest'ultimo, dopo essersi curato torna, diventando Il Texano Dagli Occhi Di Ghiaccio. E nella scena finale, il concetto di protezione lascia il film dopo aver protetto per l'ennesima volta il personaggio principale. Protetto con una lastra di accaio come giubbotto antiproiettile per il cuore.
Quando un cowboy arriva in una città comincia a studiare il comportamento degli abitanti. Ramòn, uno dei tre fratelli Rojo, viene studiato più di tutti. Scopre, soprattutto, che spara al cuore. Il cuore viene definito come impossibilità di continuare a vivere per Ramòn. Ed è proprio per questo che, nella scena finale, Clint si protegge soltanto al cuore. Magistrale la scena in cui si rialza ogni volta, da brividi, veramente. In questo caso, Clint, sapeva in anticipo le mosse dell'avversario, senza chiedere aiuto al Messia. E questo è una grande cosa.

"Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto."

Questa la frase detta da Ramòn e ripetuta nella scena finale contro Clint, dopo che quest'ultimo aveva già sterminato l'intera famiglia Rojo. Clint uccide Ramòn.

Il Messia ha compiuto la sua missione. Però, quest'ultimo non era Dio, era Leone, che calibrava e decideva di darci un taglio in quel paesino.
E' la pace, morta e insensibile, dei morti all'interno del paesino.

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