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Inseparabili

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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La recensione su Inseparabili

di giorgiobarbarotta
10 stelle

Quando vidi nell'88 Inseparabili ero reduce dai precedenti Videodrome e La mosca, a firma dello stesso Cronenberg. L'aspettativa era grande, poichè il primo mi aveva colpito per visionarietà e contenuti avanguardistici, il secondo per climax impatto e interpretazione. Entrambi avevano al centro un drammatico e controverso rapporto col corpo come fulcro narrativo e semantico. Al termine di Dead Ringers (titolo originale) rimasi scioccato. Preda (consapevole) di un meccanismo cinematografico scientificamente perfetto, uscii rovistato nelle viscere e nella testa. Film potente, sceneggiato benissimo e supportato da un eccellente Jeremy Irons e dalla convincente Genevie Bujold di Coma Profondo. Due ginecologi gemelli (in qualche modo siamesi, quindi inseparabili), due sosia nell'aspetto e nella fragilità interiore in cui l'elemento di confusione, e poi di distruzione, è costituito dall'arrivo di Claire, attrice tossicomane di cui il più sensibile dei due si innamora nell'evolversi di un iniziale inganno, una torbida relazione a tre. La saga dei fratelli Elli e Bev Mantle si traformerà presto in qualcosa di spaventoso. Senza fretta, con la scena che si dissemina di particolari rosso sangue centellinando indizi cromatici la regia ci accompagna nell'abisso. Con l'apoteosi del dolore, fisico e psicologico, che procede di pari passo alla discesa agli inferi delle droge e alla ricerca sulla mutazione di carne e psiche. Con mostruose ricerche medico chirurgiche che celano strumenti di tortura, anticipati dai terrificanti quanto riusciti titoli di testa. La distorsione della mente, la grottesca bellezza degli organi interni, la mutazione degli stessi, proprio lì dove tutto ebbe inizio. Orrorifico melodramma e riflessione sui confini dell'uomo. Capolavoro per stomaci forti...            

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