Regia di Gianni Franciolini vedi scheda film
Si parte da un’idea di Zavattini, che come ho detto diverse volte, abbisogna sempre di un approccio ben calibrato con il cinema e solo allora fa il dovuto effetto, con De Sica l’effetto è stato spesso ottimo, con delle eccezioni che sono dipese da altri fattori produttivi, proprio perché il grande regista conosceva le grandezze e le debolezze, dal punto di vista cinematografico naturalmente, del grande personaggio culturale e non solo, del nostro panorama cinematografico. Pabst è inutile dirlo un enorme regista dal grande passato, anche se remoto, qui si affaccia in maniera non molto fortificata in un argomento che sa quasi subito di didascalico, facendo anche i conti con un genere di commedia con cui condivide i passaggi e non combina bene la storia, che rimane estranea al pubblico ed al pensiero, che fuorvia e non si fonde mai con il tono più serio che la storia si prefigge. Una vera squadra di sceneggiatori complicano non poco le cose, riuscendo solo a fare discontinuità, ed alleggerendola od appesantendola nei momenti sbagliati.
una favola bene sceneggiata
fa un discreto lavoro dietro la traccia concreta di una buona sceneggiatura
un vero incanto, mai uno sguardo o un tono fuori luogo
compagna di De Sica e discreta patner
un personaggio dell'Epoca, dall'aria simpatica e magicaoltre che ironica
il padrone di casa brontolone
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