Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Onesto poliziesco all'italiana, ai confini del poliziottesco. Molte ingenuità nella trama e nelle interpretazioni (anche se sono notevoli quelle di Gastone Moschin e Mario Adorf), clima generale da "vorrei ma non posso" (che è poi la cifra stilistica di tutto il poliziesco o poliziottesco all'italiana). Interessanti e a loro modo coraggiose alcune digressioni politiche sulla polizia, giustamente considerata una polizia per soli ricchi; ma da qui a fare di Giorgio Scerbanenco un grande scrittore e di Fernando Di Leo un grande regista ce ne passa... Quando cambieràla moda, i Di Leo e gli Scerbanenco verranno giustamente ricollocati nell'ambito dei minori, un gradino ma non di più al di sopra dei minimi.
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