Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Impone il noir che non si può fuggire con i soldi e con la donna. Qui si deve abbandonare anche la camicia - per chi ce l'ha alla nascita - o, peggio, abbandonar se stessi. Dall'assunto, Di Leo martella un film furioso su volti che sembrano sbucare dagli appunti di Michelangelo, e controlla la cinepresa sopra ataviche avidità intestine che si contorcono. Grande musica di Bacalov che abbatte la ruvidità maschile con il trasporto del pianto. Non tutto è chiaro sulla carta e Pistilli eccede di significato, ma nella chiusura resta un grande film.
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