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America oggi

Regia di Robert Altman vedi scheda film

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La recensione su America oggi

di steno79
10 stelle

VOTO 10/10 Insieme a Nashville, il film più ambizioso e più bello di Robert Altman. Un grande affresco corale con circa ventiquattro protagonisti e dieci storie che si intersecano all'insegna di un prevalente malessere esistenziale e della precarietà affettiva, ma tutte raccontate con grande umanità. Altman si è ispirato a racconti del grande scrittore americano Raymond Carver, maestro del minimalismo, ma, stando a quanto ho letto, non si tratta di una vera e propria trasposizione letteraria, ma di una libera interpretazione cinematografica. Il campionario di personaggi e situazioni è molto ampio, ma il motivo che più accomuna queste storie è quello dei rapporti disfunzionali all'interno delle famiglie, sia nel rapporto uomo-donna che in quello tra genitori e figli. Naturalmente, non tutte le storie hanno lo stesso livello di interesse (quella con Robert Downey jr. e Lily Taylor mi sembra la più debole), ma la maniera in cui Altman le porta avanti in parallelo per oltre tre ore, con sapienti incastri, è straordinariamente efficace e geniale. Il racconto cinematografico si sviluppa con estrema naturalezza e senza cadute, aiutato da una regia sempre all'altezza, ma se il film risulta così potente è anche (forse soprattutto) per merito degli attori: raramente al cinema si è visto un "ensemble cast" così ispirato, con molte interpretazioni memorabili e sequenze d'antologia. Fra i più bravi, citerei almeno un ritrovato Jack Lemmon che cerca di riavvicinarsi al figlio Bruce Davison, una giovane ma già straordinaria Julianne Moore che ammette l'adulterio di fronte al marito Matthew Modine, la trepida madre di Andie MacDowell che veglia sul figlioletto che purtroppo morirà, e l'inquietante presenza di Chris Penn, destinato a provocare una tragedia poco prima della fine. Un film destinato a mantenere un indubbio interesse sociologico negli anni a venire, per quanto Altman si concentri più sul privato dei personaggi che non sul pubblico: e non mi sembra davvero che la prevalente drammaticità e l'esito tragico di alcune storie risponda ad un'intenzione di catastrofismo gratuito. Leone d'oro a Venezia e Coppa Volpi speciale a tutto il cast (meritatissimi). Scandalose le 2 stelle e mezzo del Mereghetti.

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