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La signora in rosso

Regia di Gene Wilder vedi scheda film

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Mike.Wazowski

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La recensione su La signora in rosso

di Mike.Wazowski
9 stelle

Era uno dei film preferiti dal mio babbo, ed è stato come rivederlo insieme, un gran piacere e anche a distanza di tempo dall'ultima volta mi sono divertito enormemente.

Commedia divertentissima della mia infanzia, che piaceva a me ma molto di più al mio babbo che era tra i suoi film preferiti. Ora lui non può più assaporare la sua pungente ironia, forse pure datata, ma che alla fine nel riguardarla dopo diverso tempo mi ha divertito ancor più di quanto mi aspettassi.

locandina

La signora in rosso (1984): locandina

 

Certamente presenta delle caratteristiche che oggi possono dare fastidio a un certo numero di persone non inclini a un ragionamento proprio e personale su determinati argomenti, e quindi forse in un breve futuro anche questo film potrà presentare un avvertimento (disclaimer) all'inizio del film dove si fa presente, che sono reiterati usi e costumi non più tollerati dalla buona decenza dove i personaggi fanno uso di battute a fini sessuali nei confronti di donne maggiorenni, dove si lodano le loro parti intime, prendendo per la maggior parte delle volte il due di picche dalle stesse.

Gene Wilder, Charles Grodin, Joseph Bologna

La signora in rosso (1984): Gene Wilder, Charles Grodin, Joseph Bologna

 

Theodore Pierce (Gene Wilder) un uomo mite e piuttosto noioso, felicemente sposato con due ragazzi adolescenti, un giorno all’entrata all’ufficio nota una giovane ragazza, Charlotte (Kelly LeBrock) in abito rosso che, come Marilyn Monroe nell’omonima scena, lo fa svolazzare su di una grata ventosa, da quest’immagine perde letteralmente la testa, e cerca di conoscerla e avere un appuntamento amoroso con lei. Dopo avere scoperto che lavora come modella proprio nella ditta di pubblicità dove lui è impiegato, cercherà con metodi goffi e bislacchi di ottenere un appuntamento, ma con innumerevoli equivoci non gli sarà così facile raggiungere l’obiettivo che sembra più un cercare di non sfigurare di fronte al gruppo affiatatissimo di amici, i quali hanno tutti storie con donne sposate e relazioni extraconiugali senza rimorso alcuno.

Gene Wilder

La signora in rosso (1984): Gene Wilder

 

La goffaggine del protagonista rispetto agli amici più scaltri, e tutti i suoi errori ed equivoci che si creano fanno si che lui non attui il suo sogno di uscire dalla routine del matrimonio e avere quella ventata di freschezza che forse alla fine non desidera neppure ma sia solo una forma di curiosità su cosa potrebbe essere la trasgressione. Infatti, il personaggio di Teodore Pierce ha molti punti in comune con il dott. William "Bill" Harford che con tutto il suo girovagare non trova mai il modo di trasgredire veramente, tanto che tutte le parti femminili che incontra vengono sempre in qualche modo allontanate da lui nel peggiore modo possibile. E quindi allo stesso tempo, non conoscendo il film “Certi piccoli peccati” da cui è tratto, accomuna in questo caso Wilder a Kubrick, entrambi “forse” non particolarmente avvezzi al tradimento della propria consorte e disseminano costantemente in entrambi film situazioni che allontanano i loro protagonisti dal raggiungere lo scopo.

Tom Cruise, Stanley Kubrick

Eyes Wide Shut (1999): Tom Cruise, Stanley Kubrick

 

Scene devastante-mente comiche date ai due mattatori Charles Grodin e Gilda Radner, la scena dei bicchieri al banco del bar e la scena del parcheggio lasciano il segno entrambe, ma pure gli altri comprimari sono veramente bravi.

Gene Wilder, Gilda Radner

La signora in rosso (1984): Gene Wilder, Gilda Radner

 

 

Ritengo che siano le persone a dover scegliere che cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, e a divertirsi anche su qualcosa che magari non può essere politicamente corretto, ma è solo l'educazione e l'intelligenza che ci fa capire quale sia il bene e il male. Pur adorando questo film da sempre, da quando ero adolescente per esempio non mi sono mai permesso di fischiare e fare commenti su alcuna donna, come non credo che se uno guarda "Via col vento" o i corvi di "Dumbo" si diventi razzisti.

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