Espandi menu
cerca
Bella di giorno

Regia di Luis Buñuel vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Baliverna

Baliverna

Iscritto dal 10 luglio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 105
  • Post 4
  • Recensioni 2108
  • Playlist 26
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Bella di giorno

di Baliverna
8 stelle

Non è tra i miei preferiti di Bunuel, benché abbia molti dei suoi elementi caratteristici: i sogni, i particolari inutili, gli elementi misteriosi ma senza senso (la scatola del cinese), personaggi con manie stranissime. Secondo me l'interesse del regista per la protagonista (una bellissima Catherine Deneuve) risiede nel suo essere governata o strattonata da forti impulsi senza senso, o forse autodistruttivi. Si potrebbe parlare a lungo sul perché una donna senza problemi di soldi vada a prostituirsi in un bordello. Molti dicono perché è una borghese annoiata, nauseata dalla vita che conduce. Secondo me no. Fin da bambina ha, come dicevo, strani impulsi che spesso non capisce ma a cui non riesce a sottrarsi (ad es. il rifiutare la Comunione come se fosse un capriccio qualunque). Una causa del suo strano comportamento potrebbe essere le attenzioni morbose che ricevette da piccola da parte di un misterioso personaggio, che si intravvede appena. Un'altra sua stranezza e contraddizione è che vada a letto a pagamento con sconociuti ma non riesca a concedersi al marito, che forse dimostra per lei addirittura troppa comprensione, e non cerca neppure di andare a fondo del problema. Forse quello, ingenuamente, scambia il blocco della moglie per un eccessivo pudore o delicatezza, il che lo disarma e gli offusca il discernimento. I sogni, benché bizzarri e strampalati, sono in realtà molto in tema con quello che succede nella realtà. Il sogno del marito che dà ordine ai cocchieri di abusare di sua moglie può esser visto come un senso di colpa di lei; quello dei tori (che si chiamano Espiazione o Pentimento!?) e del fango che le gettano sopra è una metafora abbastanza evidente del mestiere che fa. Come sempre in Bunuel, i sogni sono molto ben rappresentati.
L'unico personaggio che lascia il segno, oltre la protagonista, è il volitivo e prepotente uomo col bastone interpretato dall'inquieto Pierre Clementi. Curiose, invece, sono la donna delle pulizie del bordello e sua figlia innocente, che si aggira come se nulla fosse tra prostitute e pervertiti.
L'edizione italiana dell'epoca fu tagliuzzata nelle scene più scabrose. Tuttavia non ho trovato blasfema la scena della Comunione, che in pratica mostra solo una bambina strana che fa una stranezza. Quanto alle scene sadomaso, non sono disturbanti o compiaciute; anzi, penso sia utile vedere "come si possa cadere in basso", come si esprime la protagonista.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati