Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Questo è, senza alcuna ombra di dubbio, il miglior film di fantascienza mai realizzato...e chiunque affermi il contrario, ragazzi, è uno che di cinema non ne capisce veramente un cazzo. IL MIGLIOR FILM DI FANTASCIENZA DELLA STORIA, ok? Dico questo perchè BLADE RUNNER è tutto quello che un film appartenente a tale genere dovrebbe essere, parla del futuro ma in realtà è una riflessione sull'uomo, parla con i toni del genere fantascientifico ma in realtà è un noir anni quaranta, parla di robotica ma in realtà si tratta di individualità e antropologia. La ribellione del replicante Roy e dei suoi soci altro non è che un disperato grido di aiuto, una richiesta di vita, di vita vera, una richiesta che, con l'incontro tra Tyrell e Roy (padre e figlio), assume persino connotati biblici. Come "biblico" può essere definito l'aspetto della città costruita da Scott, una gigantesca e caotica Babele, fatta di strade affollate, miasmi insopportabili, fumi bianchi, architetture invadenti, grattacieli immensi, pastiche architettonico e così via. Con già 23 anni sul groppone, BLADE RUNNER continua ad essere un film insuperabile, merito anche del grande romanzo di Dick, ma soprattutto del genio di Ridley Scott, qui alla sua prova migliore. Film nero come il fondo dell'abisso o come la notte più scura, cupo di una brutalità violenta ed esplicita, bellissimo.
Mamma mia Vangelis!!! Brividi.
La migliore interpretazione della sua vita, il ruolo più forte che gli abbiano mai dato...peccato che questo film (assieme a The Hitcher) l'abbia segnato a vita, stroncandogli la carriera. Ma sono convinto che ne sia valsa la pena, perche Roy è qualcosa di magnifico. Sentire in lingua originale il suo monologo finale ("Ho visto cose che voi umani..."), mentre si sta spegnendo, fa venire veramente la pelle d'oca. E in tutta la sequenza dell'inseguimento tra lui e Deckard all'interno del palazzo ti ritrovi a fare il tifo per lui, dai Roy, acchiappalo, fallo secco e non ci pensiamo più.
Bellissima. E anche decisamente brava, dapprima come asettica "donna perfetta" e poi come replicante tormentato dalla sua stessa natura.
In stato di grazia, ci regala una versione post-moderna di Bogart, malinconico e dilaniato. Bella Harrison!
Mano sicura e idee chiare, è così che si gira un film. Se poi peschi un cast in stato di grazia, allora sei veramente in una botte di ferro. Già dall'inizio Scott vuol mettere le cose in chiaro, far capire cos'è il suo film, ed ecco quell'occhio gigantesco col fuoco dentro e la città, opprimente e claustrofobica come poche altre, affascinante come nessuna. Grande Ridley, per questa volta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta