Regia di Tod Browning vedi scheda film
E' classificato come "horror", ma non lo è affatto. Al contrario: un film drammatico, in cui i "mostri" del titolo sono uomini fisicamente deformi ma buoni, la cui presenza è rassicurante: il volto deforme nascosto dietro una finestra o sotto il carrozzone a spiare la bella ma crudele trapezista che ha sposato per interesse il ricco nano innamorato di lei ed ora intende ucciderlo sono presenze rassicuranti per lo spettatore, rassicurato che i buoni stanno proteggendo il povero nano. Nell'horror il deforme, spesso ottenuto con trucchi, è malvagio e suscita paura; qui i tanti deformi che popolano il circo e riempiono la scena, tutti autentici e non resi tali da trucchi, sono buoni, solidali, e sanno anche essere allegri e trovare un senso alla loro vita, e la loro presenza è sempre rassicurante. A volte, all'inizio, possono anche suscitare pena, comunque mai paura; ma presto anche la pena si dissolve, perché ci si abitua a loro, diventano figure familiari. Il che non è già pregio da poco. Il racconto drammatico è narrato senza enfasi, l'ingenuità del nano è vera e tenera, come lo è la dedizione della sua fidanzatina abbandonata.
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