Regia di Tod Browning vedi scheda film
Straordinario esempio di audacità e pietra miliare del cinema horror. Fù però un tremendo flop al botteghino che segnò in pratica la fine della carriera di Tod Browning.
Se è mai esistito nella storia del cinema un film maledetto, quello è senz'altro “Freaks” di Tod Browning. Per la Metro Goldwin Mayer, produttrice del film, esso avrebbe dovuto rappresentare il pezzo forte horror con cui replicare agli enormi successi commerciali di "Dracula" e “Frankenstein” della Universal Pictures della stagione precedente, ma finì invece per rivelarsi un pericolosissimo boomerang dal quale cercò invano di prendere le distanze per i trent'anni seguenti. Al regista andò ancora peggio e tale film segnò, professionalmente parlando, il chiodo che ne sigillò la bara. La ragione di tanta acredine risiede fondamentalmente nell'audace decisione di Browning di scritturare veri freaks al posto di attori truccati, cosa oggi impensabile ma evidentemente parecchio avventata anche ottant'anni fa. La versione che è arrivata a noi, della durata di circa un'ora, è quasi 30' più corta rispetto all'originale, con le scene più cruente (le torture ai danni della coppia malfattrice e l'epilogo) eliminate e andate ormai definitivamente perdute.
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