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La confessione della signora Doyle

Regia di Fritz Lang vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La confessione della signora Doyle

di ethan
7 stelle

Marta (Barbara Stanwick), torna nella città natale, dove gran parte degli abitanti sono dediti alla pesca, e dopo una iniziale ritrosia sposa Jerry (Paul Douglas), un pescatore ingenuo e bonaccione con cui ha una bambina ma intraprende una relazione - più per noia che per altro - con l'amico di Jerry, Fred (Robert Ryan), uomo anch'egli sposato e operatore in un cinema locale.

Il titolo italiano del film di Fritz Lang, 'La confessione della signora Doyle', farebbe pensare a un classico film giudiziario, ambientato in un'aula di tribunale con imputati, giudici, pubblici ministeri e giurie ma non siamo di fronte a nulla di tutto ciò: 'Clash by night', traducibile con 'Scontro notturno', tratto dall'opera teatrale di Clifford Odets e scritto da Alfred Hayes, è un intrigante e torbida incursione del cineasta austriaco nei territori del mélo, che si rivela dopo un lungo preambolo che pareva condurre verso un tipico triangolo noir, con marito e moglie e terzo incomodo e, di conseguenza, una persona di troppo.

Ma questa volta il regista - non so se per rimanere fedele alla pièce o se per interesse personale - vira su altri lidi, optando per un melodramma  esasperato dalle contrastanti personalità in campo, delle quali vengono analizzate psicologie e motivazioni che li portano a percorrere i loro ardui 'sentieri' esistenziali.

Notevole quindi lo scavo psicologico di Marta (Mae in originale), che compie le sue azioni più che altro per insofferenza e noia più che per fare del male all'uomo che ha sposato, lo stesso si può dire di Fred (Earl), uomo anch'egli insoddisfatto, che trascina una vita priva di sussulti affogando i dispiaceri nell'alcool e di Jerry, uomo buono che crede nel prossimo, ma le cui convinzioni si sgretolano e vacillano fino quasi a compiere un omicidio (questo, del potenziale assassino che alberga in ogni animo umano è un tema langhiano per eccellenza), i cui rapporti interpersonali, arrivano ben presto allo scontro.

Grandi interpreti, tensione palpabile, una grande sequenza iniziale, illustrativa della varie fasi della pesca, dal taglio documentaristico e forse un unico neo nell'età sin troppo 'matura' della coppia di sposi e un po' improbabile il fatto che abbiano addirittura una figlia.

'Sacrificata' in una parte secondaria - è la ragazza del fratello di Marta - una giovane Marilyn Monroe, non assurta ancora al rango di diva di prima grandezza.

Voto: 7,5.

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