Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
Benigni in questo film riesce a creare un personaggio irreale, in cui può sfogare tutta la sua vena comica e la sua esuberanza. Infatti con il piccolo diavolo da vita ad un personaggio fittizio e sopra le righe e quasi "bambinesco", che con la sua ingenuità sforna momenti esilaranti uno dietro l'altro, come la cena coi preti o la scena al casinò.
Benigni riesce a trosformare delle comunissime frasi in battute cult ("Per la stazione!", "Sono gloria, ho lasciato la patente sul tavolo, accanto alla frutta", "Modello numero 7, Giuditta!")
Funzionano bene anche i personaggi di Padre Maurizio e di Nina, anche se forse quest' ultima a volte appare un po' eccessiva.
Dal punto di vista narrativo, la trama non è niente di irresistibile ma il finale è divertente e per niente scontato. Sicuramente non il migliore lavoro di benigni, ma consigliatissimo.
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