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Agente 007. La spia che mi amava

Regia di Lewis Gilbert vedi scheda film

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La recensione su Agente 007. La spia che mi amava

di IlGranCinematografo
8 stelle

Lo spionaggio si impregna di adventure movie e soprattutto di screwball comedy, mediante l'interazione tra un divertito Roger Moore e una rutulante Barbara Bach assai lontana dalla tipica passività da Bond girl.

 

James Bond è imbattibile, sia sotto le lenzuola (l'impertinente chiosa finale all'interno della capsula di salvataggio), sia negli inseguimenti (grazie a un'iconica Lotus Esprit acqua-terra di colore bianco che riemerge su una battigia, davanti a dei turisti a dir poco allibiti), sia nell'imporre un immaginario che ormai è di natura mitologica, perpetuato da una piacevole maglia di situazioni intenzionalmente attinte da altri capitoli della serie per deliziare una fan base arrivata a completa maturazione, implementate da un fuoco di fila di trovate cult (il prologo concluso dal paracadute con la Union Jack) messe insieme da un vitale Lewis Gilbert che rientra in cabina di regia a distanza di dieci anni (aveva diretto Si vive solo due volte) e da un copione compatto e dall'ironia perfetta (a firma collettiva di Richard Maibaum, Christopher Wood e Tom Mankiewicz). In più, questa volta lo spionaggio si impregna di adventure movie (primo tempo in Egitto, secondo in Sardegna) e soprattutto di screwball comedy, mediante l'interazione tra un divertito Roger Moore e una rutilante Barbara Bach assai lontana dalla tipica passività da Bond girl, a sedare ulteriormente il sessismo fleminghiano e a incorniciare in una storia d'amore il disgelo geopolitico del periodo (un'agente russa che si innamora di una spia inglese). A un villain più sciapo (il teutonico Curd Jürgens) sopperisce un irresistibile tirapiedi con dentatura metallica e faccia simil-Frankenstein (l'imponente Squalo di Richard Kiel). Prodotto in solitaria da Albert "Cubby" Broccoli, dopo lo "scisma" dal collega Harry Saltzman.

Musiche vitalissime di Marvin Hamlisch à la Bee Gees, fra la disco e il funky. Splendido pezzo di Carly Simon (Nobody Does It Better) sui fantastici titoli di Maurice Binder.

Voto: 8 — Film OTTIMO

 

Barbara Bach, Curd Jürgens, Roger Moore

Agente 007. La spia che mi amava (1977): Barbara Bach, Curd Jürgens, Roger Moore

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