Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Capolavoro di Ridley Scott che gira non solo uno dei migliori film di fantascienza di tutti i tempi, ma affronta tematiche filosofiche che assillano l'uomo da millenni (il tema dell'identità, del passato, del futuro e della morte). Se i ricordi che abbiamo non sono i nostri, chi siamo noi? La nostra personalità quanto è legata alle esperienze passate? Perchè il nostro tempo sulla terra è così limitato? I replicanti che cercano risposte a queste domande sono come dei bambini che se le pongono per la prima volta, e come tali sono terrorizzati dall'idea di non avere risposte. Mentre un'umanità stanca e decadente si avvicina alla fine dei suoi giorni, i replicanti cercano di costruirsi una loro civiltà e identità a costo di distruggere i loro creatori che sembrano non curarsi troppo di ascoltare le richieste delle loro creature (tema ripreso anche nel sottovalutato "Prometheus"). Il tutto è accompagnato da una regia eccelsa, che filma ogni morte con compassione (in primis quelle dei replicanti) senza scadere in un certo tipo di action in cui i personaggi secondari muoiono come mosche come se fosse una cosa da niente. Perchè quando qualcuno muore, tutti i suoi ricordi, le sue esperienze e la sua ricchezza "andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia".
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