Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Nella Los Angeles del 2019, l'umanità ha concepito l'esistenza dei cosiddetti replicanti, che vengono usati come schiavi grazie alla loro forza ma che hanno una vita molto corta. Sei di questi, maggiormente evoluti rispetto agli altri, comandati da Roy Batty, vogliono rimediare al loro "difetto genetico" e vivere molto più a lungo. A cercare di fermarli ci sarà il poliziotto Rick Deckard. Dopo l'ottimo esordio con "I duellanti" e la riconferma di "Alien", Scott gira forse il suo vero capolavoro; ciò che forse colpisce maggiormente è la scenografia, che ricorda con piacere la Metropolis di Fritz Lang e oltre a rappresentare uno dei punti più alti della fantrascienza mondiale, la pellicola riflette sulla potenza delle ambizioni umane, sulla volontà di distruggere il limite che separa la caducità della vita dall'immortalità e della paura della morte stessa. Molto bravi Harrison Ford e Rutger Hauer (il suo discorso conclusivo è ormai leggenda), ottime la colonna sonora e la fotografia. Non ho ancora ben compreso se ci siano altre differenze oltre alla voce narrante e al finale tra questa versione e quella originale, fatto sta che, dando un'occhiata all'ending originale, quello di questa versione mi pare molto migliore.
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